Ricordando Tatiano Maiore

Quante assenze, troppe! A 79 anni nella sua isola de La Maddalena dove era nato e dove viveva si è spento il compagno Tatiano Maiore.  Ci eravamo conosciuti a Roma durante la permanenza di alcuni di noi nella redazione di Umanità Nova in via dei Taurini per garantire la continuità delle pubblicazioni dopo la tragica morte in un incidente stradale dei precedenti redattori Anna Pietroni ed Aldo Rossi. Fotografo ci aveva portato alcuni suoi lavori per arricchire il giornale di testimonianza visive. Grande amico del nostro Sergio Costa e di noi tuttx, Tatiano ha raccontato con i suoi scatti in bianco e nero, l’arte, le culture alternative, la vita proletaria, gli umili, le contestazioni e le lotte anni ‘70 e soprattutto la sua Sardegna, quella agropastorale  e l’altra che ha subito un’industrializzazione selvaggia.
Amico personale di Gian Maria Volontè e di tantx esponenti del mondo della cultura e del cinema, vicino a Mario Dondero,  ha pubblicato i suoi lavori sulle più importanti testate nazionali ed internazionali: le sue immagini le troviamo tra l’altro ne il Mondo, l’Espresso, Panorama, l’Europeo, Noi donne, Le conquiste del lavoro, La nuova ecologia, il Male, Frigidaire e soprattutto negli anni ’70 nel nostro giornale Umanità Nova al quale è sempre rimasto affezionato. Fortemente antimilitarista aveva documentato la presenza devastante della marina USA a La Maddalena (“la più grande macchina da guerra del mondo”) e denunciato la complicità – per fame o per collaborazionismo servile – di molti maddalenini.
Insofferente ai legami e alle convenzioni, anche alla schiavitù del denaro (quando poteva ricorreva al baratto: foto in scambio di cose), sempre ironico e irriverente: è così che vogliamo ricordarti.

Mariella e Massimo

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